Il sistema ne fa scattare troppe e viene momentaneamente bloccato Se n'è sempre parlato benissimo. E in effetti il Tutor, il sistema in grado di rilevare anche le velocità medie, ha avuto un ruolo fondamentale nel ridurre fino al 66% il numero di incidenti mortali sulle autostrade in cui è stato attivato (da quasi tre anni a questa parte). Senza contare che, essendo del tutto automatico, aiuta a fronteggiare le croniche carenze di organico della Polizia stradale. Ma non sono solo rose e fiori: ci sono tratti in cui la mortalità cala di meno e una parte degli agenti dev'essere sottratta alla vigilanza stradale per far fronte al gran numero di multe da notificare.La differenza tra i benefici del Tutor è evidente sul primo lungo tratto dove il sistema è stato attivato, due anni fa: la A14 tra Pescara e Cerignola (Foggia). Qui, nei suoi primi 22 mesi di funzionamento, il Tutor ha contribuito a ridurre gli incidenti del 16,92% rispetto ai 22 mesi precedenti. Ma questa è solo una media di Trilussa, perché somma una parte abruzzese e molisana di autostrada con molte curve, salite e discese e un'altra, quella pugliese, che è praticamente un rettilineo deserto. Spulciando nelle statistiche, si vede che nella prima parte il calo è arrivato al 19,4% per i sinistri totali e all'80% per quelli mortali, nella seconda si è limitato rispettivamente al 7,8% e al 28,6%. Forse perché gli incidenti evitati dal controllo della velocità sono stati in parte controbilanciati dai colpi di sonno che il dover rispettare i limiti di velocità ha provocato. Quanto agli organici della Stradale, un anno fa era stato stimato un risparmio potenziale di circa 4mila pattuglie prima addette ad Autovelox e Telelaser e ora "liberate" per altri scopi nelle zone in cui la velocità è controllata dal Tutor. Ma questo controllo ha fatto aumentare le multe, che vanno pur sempre notificate. Quasi tutto il lavoro necessario lo fa il Tutor stesso, che legge le targhe, cerca a chi è intestato il veicolo e precompila il verbale. Ma il controllo finale e la spedizione richiedono pur sempre l'intervento umano. E – nonostante gli orari di attivazione del sistema siano scaglionati per evitare ingolfamenti – alcune sezioni provinciali della Polstrada, di fronte a un centinaio di verbali in più da gestire ogni giorno, hanno fatto rientrare in ufficio qualche agente. Perdendo parte del vantaggio apportato dal nuovo sistema.
fonte: il sole 24 ore