(IRIS) - ROMA - “La nostra categoria è una delle attrici principali del nostro mercato e intermedia circa il 72% del Pil del nostro Paese. Il valore complessivo dell’intermediazione può non solo essere considerato quello della più grande azienda nazionale, ma anche quella con il più alto valore aggiunto”.
Lo ha sottolineato qualche giorno fa in Senato Umberto Mirizzi, presidente dell’Usarci, Unione sindacati agenti e rappresentanti di commercio italiani, nel corso di un’audizione alla Commissione controllo prezzi di Palazzo Madama.
“Il nostro Centro studi, coadiuvato dai dati reddituali del Caaf Usarci, ha evidenziato una sensibile calo delle provvigioni globali ed una importante riduzione di mandati di agenzia” ha aggiunto Mirizzi.
Il presidente dell’Usarci ha esposto alla Commissione alcune proposte di riforma del settore dell’intermediazione commerciale, iniziative già presentate nel dicembre scorso, che potranno dare un nuovo impulso alla categoria “ma anche beneficiare di riflesso al sistema economico”: “La deducibilità della spesa di acquisto (o leasing) dell’autovettura, la ‘sterilizzazione’ degli studi di settore, l’esclusione dal pagamento dell’Irap, l’estensione agli agenti e rappresentanti di commercio dei contributi all’aggregazione, la riduzione dei contributi di previdenza Inps all’inizio dell’attività di agente e rappresentante di commercio”.
Il segretario nazionale Antonello Marzolla, su specifica richiesta dei senatori presenti che chiedevano quale fosse l’intervento più urgente ha posto l’attenzione sulla deducibilità del costo delle autovetture: un intervento non solo urgente ma anche giusto e corretto sull’unico bene strumentale della categoria. Ha poi concluso sottolineando l’importanza di “adottare un indirizzo politico volto a favorire l’operatività della categoria”.
Lo ha sottolineato qualche giorno fa in Senato Umberto Mirizzi, presidente dell’Usarci, Unione sindacati agenti e rappresentanti di commercio italiani, nel corso di un’audizione alla Commissione controllo prezzi di Palazzo Madama.
“Il nostro Centro studi, coadiuvato dai dati reddituali del Caaf Usarci, ha evidenziato una sensibile calo delle provvigioni globali ed una importante riduzione di mandati di agenzia” ha aggiunto Mirizzi.
Il presidente dell’Usarci ha esposto alla Commissione alcune proposte di riforma del settore dell’intermediazione commerciale, iniziative già presentate nel dicembre scorso, che potranno dare un nuovo impulso alla categoria “ma anche beneficiare di riflesso al sistema economico”: “La deducibilità della spesa di acquisto (o leasing) dell’autovettura, la ‘sterilizzazione’ degli studi di settore, l’esclusione dal pagamento dell’Irap, l’estensione agli agenti e rappresentanti di commercio dei contributi all’aggregazione, la riduzione dei contributi di previdenza Inps all’inizio dell’attività di agente e rappresentante di commercio”.
Il segretario nazionale Antonello Marzolla, su specifica richiesta dei senatori presenti che chiedevano quale fosse l’intervento più urgente ha posto l’attenzione sulla deducibilità del costo delle autovetture: un intervento non solo urgente ma anche giusto e corretto sull’unico bene strumentale della categoria. Ha poi concluso sottolineando l’importanza di “adottare un indirizzo politico volto a favorire l’operatività della categoria”.
Il presidente DIVINA, nel concordare con l'esigenza di una maggiore attenzione ai problemi della categoria, ha ritenuto meritevoli di particolare approfondimento le proposte in materia di agevolazioni per l'acquisto dei beni strumentali, sull'adozione di un regime fiscale semplificato e sulla corretta applicazione degli studi di settore alla categoria economica degli agenti di commercio.