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lunedì 16 febbraio 2009

Rinnovo AEC settore Commercio

Settore Commercio: Firmato il nuovo Accordo Economico Collettivo

(dal sito Usarci)

Nella riunione del 16 febbraio u.s. svoltasi presso la sede della Confcommercio, dopo una vivace contrapposizione argomentata con molto vigore da entrambi le parti, datoriali ed agenti, si è giunti ad una sintesi che ha sostanzialmente soddisfatto entrambi i fronti, portando alla sottoscrizione dell’accordo economico collettivo da parte di tutte le Organizzazioni degli agenti senza nessuna esclusione.L’accesa discussione si è sviluppata nel confronto tra la proposta datoriale inviateci in data 12 febbraio u.s. e la piattaforma sottoscritta da tutte le Organizzazioni di parte agente (ad eccezione di Cgil – Filcams) consegnata alla Confcommercio in data 26 novembre 2008.La riunione si è conclusa alle ore 16:45 con la sottoscrizione dell’accordo economico allegato alla presente (allegato n.3).La sottoscrizione dell’accordo è avvenuta con l’apposizione della firma dell’Usarci da parte di Umberto Mirizzi, Antonello Marzolla, Roberto Giannechini e Massimiliano Baldini e l’assenso del Presidente Onorario Ciano Donadon che ha partecipato alla riunione.A firma apposta in calce del nuovo AEC del Commercio non possiamo che commentare favorevolmente il nuovo accordo anche tenuto conto di due elementi:- la particolare situazione economica del nostro Paese;- la sottoscrizione del medesimo da parte di tutte le sigle consorelle, Cgil-Filcams compresa.

L'Avvocato risponde: il “passaggio” del contratto a società

Il "passaggio" del contratto alla società

(rubrica a cura del Centro Studi Giuridici ed Economici Luigi Limatola)


Sempre più spesso ci troviamo ad affrontare casi in cui l’agente – vuoi per normale avvicendamenti societari, vuoi per esigenze di carattere fiscale – decide di «trasformarsi» costituendo una società (quasi sempre sas o snc) e «trasferendo» a tale nuovo soggetto il o i contratti di agenzia in essere.
Si tratta di un fenomeno assai diffuso nella pratica degli affari che, però, se non ben gestito, può determinare la perdita dell’ «anzianità» maturata e, quindi, delle indennità di cessato rapporto.
In casi come quello appena prospettato, per non perdere i diritti maturati, è necessario che l’agente cedente conferisca il mandato alla nuova società ovvero proponga alla mandante la cessione del contratto in essere.

lunedì 9 febbraio 2009

Da oggi TUTOR in Tangenziale di Napoli

Tutor Tangenziale di Napoli: 80 km/h ed incassi da favola

Le multe scattano da oggi, ma la sperimentazione effettuata nelle scorse settimane ha già fatto capire come andrà: sarà una “strage” di automobilisti beccati oltre il limite di velocità. Ovvero, multe a bizeffe. Dalla mezzanotte è ufficialmente entrato in funzione un terribile “mastino” elettronico: si chiama Tutor ed è quello che “segue” 24 ore su 24 gli automobilisti in Tangenziale, non gli dà scampo, li fotografa in ogni tratta e calcola impietosamente la media impiegata tra una fotocamera e la succesiva. Chi supera gli 80 chilometri all’ora è nei guai:

- 148 euro di sanzione se lo sforamento rientra nei 90 Km/h sul contachilometri;
- tra i 10 ed i 40 km/h in eccesso (quindi entro i 120 km/h) a casa verrà recapitato un verbale di 594 euro;
- oltre i 40 ed entro i 60 km/h oltre il limite la multa è fino a 1.458 euro;
- oltre i 60 km/h in eccesso di pagherà fino a 2000 euro.

Per le infrazioni superiori al limite dei 10 km/h scattano anche le decurtazioni dei punti sulla patente:
- 5 punti fino a 40 km/h in più,
- 10 punti in meno se si va oltre.

Ad esempio, un bolide sorpreso a superare i 150 all’ora comporta 2000 euro di multa, 10 punti in meno e la sospensione della licenza di guida per tre mesi. Superare per due volte il limite di oltre 60 km/h in un biennio porta al ritiro della patente. C’è poco da scherzare. «Anche perchè bisogna portare soprattutto a casa la pelle», dice il direttore dell’Aci di Napoli, Antonio Coppola. La Tangenziale è infatti da tempo in cima alla classifica italiana delle strade dove accadono gravi incidenti stradali, spesso mortali. Ora però si potrebbero annche studiare nuovi limiti di velocità, adeguandoli al livello dei controlli e alla tecnologia delle auto. E migliorare tanti punti della superstrada urbana: magari con più asfalto fonoassorbente e anti-accumulo dell’acqua piovana. Fanno paura i dati delle simulazioni effettuate finora con il Tutor che spiava (in gran segreto) i napoletani al volante: si arriva fino a 36.000 verbali al giorno. Se considerassimo solo quelli di fascia bassa (quindi da 148 euro), significherebbero 5 milioni 328.000 euro di introiti ogni 24 ore. Ovvio che la cifra crollerà, sapendo dell’esistenza del Tutor: ma si tratta comunque di incassi da favola, specie per la facilità con cui si rischia di superare un limite tanto basso su una strada “veloce”. Dove finirà il “fiume” d’oro che si prevede arrivi dalle tasche dei napoletani che viaggeranno oltre gli 80 km/h? I soldi andranno al Ministero dell’Interno tramite la Polizia Stradale. «Invece sarebbe giusto che una gran parte restasse qui, a Napoli, per garantire massicci investimenti proprio sulla sicurezza tradale e sui servizi da offrire agli automobilisti - dice il consigliere comunale Marco Mansueto (Ip) -. Non devo essere io a suggerire al ministro Maroni (della Lega) il “federalismo stradale”: se i multati sono in gran parte napoletani, perchè tutti i soldi devono finire altrove?». Anche il popolo di Facebook insorge a proposito del Tutor in Tangenziale ed è nato il gruppo: stavolta i 600 iscritti in poche ore (i dati sono di Gennaro Capodanno, presidente del Comitato valori Collinari) chiedono che si «possa almeno andare a 100 all’ora, visto che il limite di marcia di 90 all’ora è previsto perfino sulle strade provinciali». Richiesta sensata: pare infatti che i tecnici siano al lavoro per alzare i limiti in alcuni tratti della Tangenziale. Ma non subito.
(fonte: notiziarioitaliano.it)
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sabato 7 febbraio 2009

Auto: dal Governo via agli incentivi

Ecco in dettaglio i bonus approvati
Finalmente è arrivato il via libera del Cdm al decreto legge per il rilancio del settore auto e dei consumi.
La manovra si attesta tra 1,8 e 2 mld di euro e riguarderà le auto, veicoli commerciali, motorini, elettrodomestici e mobili. Il bonus rottamazione sia per i i veicoli commerciali che per le auto e i motorini durerà fino a dicembre.

AUTO
Gli incentivi varieranno a seconda delle caratteristiche dell'autovettura e delle emissioni di Co2.
Bonus di 1.500 euro per chi rottama una vecchia Euro 0-2 immatricolate entro il 1999 e acquista una Euro 4-5 con emissioni inferiori a 140 G/Km se a benzina e a 130 G/Km se diesel.
Bonus fino a 5.000 euro per i veicoli verdi, cioè quelli a Gpl, metano, idrogeno ed elettriche con emissioni di co2 inferiori a 120 grammi per Km e contemporaneamente rottama un veicolo vecchio.
Per chi acquista auto ecologiche senza rottamazione:
l'incentivo è di 1500 euro per auto alimentate a metano, elettricità e a idrogeno con emissioni maggiori di 120 g/Km di CO2.
3500 euro per auto alimentate a metano, elettricità e, idrogeno con emissioni inferiori a 120 g/Km di CO2
1500 euro per auto alimentate a Gpl con emissioni maggiori di 120 g/Km di CO2.
2000 euro per auto alimentate a Gpl con emissioni minori di 120 g/Km di CO2.
Per le auto ecologiche l'incentivo in caso di acquisto con rottamazione si cumula con i 1.500 euro previsti per la rottamazione.

VEICOLI COMMERCIALI
Incentivo di 2.500 euro anche per i veicoli commerciali leggeri a fronte di rottamazione di veicoli euro 0, 1 e 2 immatricolati entro il 31/12/1999.
Il bonus sale fino a 4.000 euro per acquisto (senza rottamazione) di veicoli nuovi innovativi alimentati a metano, Gpl o idrogeno.
In caso di rottamazione l'incentivo l'importo complessivo sale 6.500 euro.
Previsto anche un incentivo di 500 euro per trasformare le auto a benzina in Gpl e 600 euro per trasformare i veicoli da benzina a metano.

MOTO
Per le 2 ruote sono previsti incentivi pari a 500 euro per l'acquisto di un motociclo nuovo fino a 400 centimetri cubici di cilindrata di categoria euro 3 con contestuale rottamazione di un motociclo o di un ciclomotore di categoria Euro O, oppure Euro 1.
Salta sia per le auto che per i motorini l'ipotesi del bollo gratis.

ELETTRODOMESTICI E MOBILI
Per chi ristruttura casa e cambia il mobilio o acquista elettrodomestici nuovi (frigo e lavatrici) c'è un bonus fiscale che può arrivare fino a 2.000 euro.
In pratica il Dl introduce una detrazione Irpef del 20% per chi acquista elttrodomestici o mobili ed ha effettuato lavori di ristrutturazione dell'immobile.
La spesa complessiva su cui si potrà calcolare il bonus fiscale è fissata in 10.000 euro.
(fonte finanzautile.org)

mercoledì 4 febbraio 2009

Decreto Anticrisi - Indennizzo aziende commerciali

Circolare n° 09/09

Riceviamo pronta e precisa informazione dal nostro rappresentante al Comitato amministratore della Gest. Contributi e Prestazioni prev. degli esercenti attività commerciali presso l’Inps, Federico Rossetto, dell’avvenuta proroga del dispositivo di cui all’oggetto che di seguito riportiamo.
Nel DDL 1315 “Anticrisi” recentemente approvato, all’art. 19-quater, è stata introdotta la proroga per gli anni 2009/2011 dell’Indennizzo per la Cessazione Anticipata dell’attività previsto dal precedente D.L. n. 207 del 28.3.1996
Inoltre è stato stabilito che l’indennizzo, ora, verrà corrisposto fino al momento della decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia. E’ stato posto rimedio al vuoto che si era creato, dopo l’introduzione delle “finestre” per la pensione di vecchiaia, fra il momento del compimento dei 65 anni (60 se donna) e la decorrenza della pensione.
Il decreto legge, soprannominato della “Rottamazione delle licenze”, interessa, come in passato, anche gli Agenti di Commercio.

(...continua)

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