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giovedì 20 gennaio 2011

ENASARCO: Polizza Assicurativa Agenti e Rappresentanti

Polizza Cumulativa di Assicurazione a favore degli Agenti di Commercio

La Fondazione Enasarco ha rinnovato la polizza con la compagnia Assitalia per tutelare gli iscritti nel caso di infortunio o malattia.

La copertura è in vigore dal 01 novembre 2010 al 31 ottobre 2011.

Novità positiva è l'aumento della diaria giornaliera che può arrivare sino ad un massimo di € 87 (rispetto ai € 50 della precedente polizza).

Gli Uffici della segreteria Lanarc sono a Vs disposizione per fornirVi l'estratto completo della polizza e il supporto nella compilazione.

clicca qui per visualizzare la pagina dedicata Enasarco

è possibile, inoltre, estendere la sola garanzia Grandi Interventi Chirurgici ai familiari fiscalmente a carico tramite adesione volontaria.

LA BUONAFEDE ( o la malafede)

di Gianni Di Pietro
(tratto da La Voce degli Agenti e Rappresentanti di Commercio)

“La buona fede comporta la convinzione genuina del soggetto di agire in maniera corretta: cioè senza malizia e nel sostanziale rispetto delle regole (anche non scritte) e degli altri soggetti. La buona fede implica quindi l'assenza della consapevolezza del danno che eventualmente si sta procurando ad altri o del fatto che si sta contravvenendo a delle regole o che le si sta nei fatti aggirandole".
Il principio di buona fede è un topos ricorrente nella tradizione giuridica occidentale, per cui i rapporti fra soggetti giuridici non devono essere fondati solo sul timore della sanzione ma anche sulla correttezza.
La buona fede dunque corrisponde all'agire di un soggetto che non intende ledere nessuno, né ha un minimo sospetto che il suo comportamento possa essere lesivo.

buona fede soggettiva: ignoranza di ledere una situazione giuridica altrui (per esempio, art. 1147: Possesso di buona fede)
buona fede oggettiva (o correttezza): è il generale dovere di correttezza e di reciproca lealtà di condotta nei rapporti tra i soggetti. Consiste nello sforzo che ogni contraente deve compiere, senza che ciò non comporti un apprezzabile sacrificio, affinché l'altro contraente possa adempiere correttamente. “ WIKIPEDIA.

La buona fede è stata trattata per la prima volta nel rapporto di agenzia dalla direttiva europea 653/86 e successivamente recepita da nostro codice civile e ripresa poi dagli AA.EE.CC. sostituendo la vecchia formula “ il buon padre di famiglia”.
Certo è che doveva trattarsi di un Padre padrone, visto che i mandati di agenzia, quelli sottoscritti tra ditta mandante ed agente, prevedevano esclusivamente doveri verso il padre (dita) senza alcun richiamo o riferimento ai diritti dell'agente.

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